


Il Tagliamento
Castello di Ragogna (Ud) 5 aprile - 26 ottobre 2014
mostra
collettiva
a cura di
Antonio Crivellari
Carlo Fontanella |

Il trittico di Fabrizio Magris è un
miracolo di equilibrio: resta uguale solo il cielo, di una
tonalità lattiginosa e quasi irreale, mentre il greto e le
acque hanno ora un'orizzontalità che parla di pace, ora un
pensoso andare obliquo, chissà verso che cosa. (Paolo Venti)
From the
Candida Stevens's
blog: The Other
Art Fair at The Truman Brewery in E1 where I met
some interesting artists. Fabrizio Magris, an
Italian artist whose work had a focus on geometry
and urban simplicity.I talked to Mariateresa Setaro,
who was translating for Fabrizio, about his daring
choice to mount the delicate Hahnemuhle prints
direct onto aluminium. This is a presentation that
we at TINT-ART love, due to the consumers ability to
engage directly with the beauty of the paper itself.
It means treating the piece as a delicate art
treasure which we think is how all art should be
treated anyway. There will be a whole feature on
this debate from us soon.



|
|
CROMOFOBICHE
UTOPIE
presso
sala
Liberamente
a Maniago (Pn) Via Umberto I° 41
dal 5 luglio al 9
agosto 2013
inaugurazione
5 luglio ore 18.30
presentazione
di
Annamaria Poggioli


Renato De Marco |
pittura |
|
|
Fabrizio Magris |
fotografia |
|
|
Manuela Poggioli |
pittura |
|
|
Alberto Pasqual |
scultura |
|
Arte,
“Cromofobiche utopie”
a Maniago
Messaggero Veneto - 22 luglio
2013 — pagina 12 sezione:
Pordenone
“Cromofobiche utopie” è il titolo
della mostra degli artisti Renato De
Marco (pittoscultore), Manuela
Poggioli (pittrice), Fabrizio Magris
(fotografo) e Alberto Pasqual
(scultore), allestita alla sala
Liberamente di Maniago, che resterà
aperta sino al 9 agosto (dal lunedì
al venerdì 9-12.30 e 14.30-18.30).
«La filosofia dell’esposizione –
come ha sottolineato Annamaria
Poggioli all'inaugurazione –,
rifugge da qualsiasi
sovraesposizione e, nella logica
dell’essenzialità, rinuncia alla
carica liberatoria del colore per
privilegiare proporzione, equilibrio
e pacatezza, in un percorso
introspettivo che si concentra su
una visione profonda delle cose. Le
dimensioni parallele nel segno
pulito e preciso di De Marco, il
tema della dualità e della guerra
nelle sculture in ferro di Pasqual,
gli interni silenziosi e nitidi di
Magris e le presenze discrete e
insieme luminose sugli sfondi
bianchi e neri di Poggioli, evocano
messaggi di sobrietà e autenticità».
(g.s.) |
di pietra in pietra
fotografie di
Fabrizio Magris

10 luglio - 30 agosto 2009
Meduno (Pn)- Bar Interno
11
Sequals (Pn)- Trattoria Da Sabrina
 |
sopraluoghi
fotografie e video di
Fabrizio
Magris

15 luglio ore 19
presentazione di
Alessandra Santin
intervento musicale del
pianista
Francesco Emanuele Grisostolo
15 - 26 luglio 2009
Caffè Letterario "Al
Convento"
Piazza della Motta - Pordenone
Chiuso la domenica
|
Sassi e muri nell'obiettivo
Messaggero
Veneto — 22 luglio 2009 pagina 05 sezione:
PORDENONE
PORDENONE.
Rimarrà aperta fino a domenica, al Caffé
Letterario di Pordenone, la mostra di Fabrizio
Magris “Sopraluoghi”. «Umili cose già presenti
nella mia memoria - spiega lo stesso fotografo
riportando una citazione di Italo Zannier tratta
da “Mezzetinte” di Ernesto Ascione - che ho
cercato, trovato e fissato sulla carta
fotografica come esternazione della mia visione
del mondo. I sassi, le strade, i muri o le case
del Friuli sono oggetti che divengono soggetti
nel momento dell’atto creativo, che si
modificano nel tempo caricandosi di nuovi segni:
graffi, graffiti, muffa e ogni altra traccia del
passato, inesorabili stigmate dello scorrere del
tempo. Immagini essenziali di luoghi
apparentemente banali, dimenticati e poco
adatti, per la loro discrezione, a risvegliare
la nostra capacità di lettura sclerotizzata
dagli stereotipi che i media impongono
quotidianamente». Fabrizio Magris, maniaghese,
deve la sua formazione in gran parte al Craf di
Spilimbergo, che segue fin dall’inizio.
Fotografa dal 1990, ma è dal 1996 che si
concentra sul paesaggio urbano e
sull’architettura. Ha ricevuto vari
riconoscimenti, tra i quali, nel 2007, la
menzione speciale al concorso “ManinFesto
Fotografia” del Centro d’arte contemporanea di
Villa Manin. (c.s.)
s o p r a l u o g h
i
|
 |
Cavasso Nuovo
(Pn) |
Palazzo Polcenigo Fanna “Palazat” |
Museo provinciale Diogene Penzi |
|
inaugurazione
28
settembre 2008 ore 11.00 |
|
28 settembre - 19 ottobre 2008 |
ORARIO:
sabato e domenica ore 15.00 -
20.00 |


dal Gazzettino del 7 ottobre 2008
CAVASSO NUOVO
Mostra di Fabrizio Magris al Palazat
fino al 19 ottobre
La Pedemontana nelle fotografie
Buon successo di pubblico per la mostra fotografica "Sopraluoghi" di Fabrizio Magris, ospitata al Palazat di Cavasso Nuovo fino al 19 ottobre, il sabato e la domenica dalle 15 alle 20. «Il titolo mi è stato suggerito dalla sua etimologia spiega l'autore -: sopraluoghi come ispezione di luoghi, come attività di accertamento o di ricerca. Quello che io vado cercando sono i paesaggi del Friuli, in particolare della nostra pedemontana, gli scorci architettonici dai quali posso estrapolare le angolazioni, le inquadrature più vicine alla mia sensibilità creativa. Più volte torno negli stessi luoghi per rivederli attentamente e verificare se mi è sfuggito qualche dettaglio interessante o se qualche aspetto è mutato aggiunge l'artista -: le strade, i muri o le case infatti si modificano nel tempo caricandosi di nuovi segni: graffi, graffiti, muffa ed ogni altra traccia del passato, inesorabili stigmate dello scorrere del tempo».
Immagini essenziali di luoghi apparentemente banali, dimenticati e poco adatti - per la loro discrezione - a risvegliare la nostra capacità di lettura. «Credo fermamente che queste porzioni di paesaggio acquistino una valenza e un senso, proprio nel momento in cui diventano fotografie conclude Magris -. Il dittico mira a estendere l'inquadratura per suggerire visioni/interpretazioni più introspettive».
Fabrizio Magris nasce nel 1960 a Maniago, dove tuttora risiede e opera. La sua formazione è dovuta in gran parte al Craf di Spilimbergo che segue in ogni sua proposta: in particolare le mostre e gli incontri con l'autore. Fotografa ininterrottamente dal 1990, anno in cui acquista un ingranditore per stampare le foto in bianco e nero. Lo studio dei fotografi friulani del gruppo guidato da Italo Zannier negli anni '50,'60, lo portano a sviluppare i primi lavori sui paesi del Friuli e delle valli limitrofe, sulla gente, l'osteria - punto di incontro focale -, le ancone e gli affreschi votivi. Dal 1996, gradatamente, abbandona il bianconero per il colore e si concentra sul paesaggio urbano e sull'architettura. Partecipa a concorsi fotografici e vince numerosi premi.
Lorenzo Padovan
Villa Manin
Centro d'Arte Contemporanea
Spazio FVG
on the road
dal 3 al 16 giugno 2008
La mostra si sposta sui manifesti
delle strade di Codroipo con le opere degli artisti menzionati al concorso ManinFesto Fotografia.
 |
 |

Lo Spazio FVG, nato come progetto del
Centro d'’Arte Contemporanea di
Villa Manin per promuovere gli artisti della regione, ha realizzato in 4
anni 21
eventi, coinvolgendo 118 artisti, trasformandosi a volte in qualcosa di
diverso
dalla mostra personale, come è stato per gli FVG on Paper o per gli FVG
group.
Questa volta l'’iniziativa diventa “on the road” si trasferisce sulle
strade di Codroipo, occupando gli spazi dei manifesti pubblicitari in un
contesto diverso e multiforme come quello urbano.
I partecipanti a questo progetto sono 20 e sono gli artisti menzionati
al concorso ManinFesto
Fotografia:
Anna Bandelli, Alessandra
Bincoletto, Marco Citron, Teresa Cos, Fabiola Faidiga, Marina Ferretti,
Elio Germani, Fabio Giacuzzo, Maria Paz Graino, Adriana Iaconcig, Luca
Laureati, Fabrizio Magris, Francesco Nonino, Andrea Pertoldeo, Gianfranco Pezzot,
Simonetta Rossetti, Serena Salvadori, Marco Stulle, Federica Valvassori,
Paola Vattovani.


|
EROS
SENSI E CONTROSENSI
4 - 21 giugno 2008
Caffè Letterario
Piazza
della Motta
Pordenone
INAUGURAZIONE
4 giugno ore18.30
Presentazione
ENZO SANTESE
video |
Fotografia
Gabriele Agosti
Massimo Borin
Carlo Fontanella
Fabrizio Magris
Poesia
Antonio Crivellari
Gianna Danielis
Marco Marangoni
Enzo Santese
Aroma
Giovanni Scrizzi
|
|
Per questa mostra è
stato realizzato un catalogo che per veste tipografica e
dimensioni, si ispira ai calendarietti da barbiere
profumati, molto in voga agli inizi del ‘900.
|
 |
|
dal Gazzettino del 16 novembre 2007
FOTOGRAFIA
ManinFesto, menzione speciale a
Magris
Il maniaghese
Fabrizio Magris
ha guadagnato la "menzione speciale" al
concorso "ManinFesto Fotografia",
iniziativa rivolta agli artisti del
Friuli Venezia Giulia. Dei 202 progetti
pervenuti, sono stati selezionati 8
finalisti che presenteranno le loro
opere in una mostra aperta al pubblico
dal 27 gennaio 2008 nel Centro d'arte
contemporanea di Villa Manin.
Fabrizio Magris, nato a Maniago nel 1960
dove tuttora risiede e opera, deve la
sua formazione in gran parte al Craf di
Spilimbergo che segue in ogni sua
proposta. Fotografa ininterrottamente
dal 1990, anno in cui acquista un
ingranditore per stampare le foto in
bianco e nero. Lo studio dei fotografi
friulani del "gruppo" guidato da Italo
Zannier lo porta a sviluppare i primi
lavori su paesi del Friuli e delle valli
limitrofe, sulla gente, l'osteria -
punto di incontro focale -, le ancone e
gli affreschi votivi. Dal 1996,
gradatamente, abbandona il bianconero
per il colore e si concentra sul
paesaggio urbano e sull'architettura.
Partecipa a concorsi fotografici e vince
vari premi.
Autorevole la giuria della
manifestazione, composta da Giuliana
Carbi presidente del Comitato Trieste
Contemporanea, Guido Comis curatore
indipendente e critico d'arte, Antonio
Giusa coordinatore del Craf di
Spilimbergo, Mario Sillani Djerrahian
fotografo triestino e Italo Zannier
fotografo, critico della fotografia,
professore universitario e fondatore del
Craf con il direttore e la curatrice del
Centro d'arte contemporanea, Francesco
Bonami e Sarah Cosulich Canarutto.
In occasione della mostra conclusiva,
che si terrà nelle sale di Villa Manin e
che sarà coordinata dal Centro d'arte
contemporanea, verrà scelto il vincitore
tra gli 8 finalisti e determinata una
classifica in base alla quale saranno
assegnati i premi in danaro (3 mila euro
al primo classificato, 2 mila al
secondo, mille al terzo e 500 euro agli
altri cinque finalisti). Oltre a
indicare gli 8 finalisti, la giuria ha
ritenuto di dare una menzione speciale
ad altri 21 artisti partecipanti al
concorso il cui lavoro è risultato
particolarmente interessante e
significativo. Tra questi va
sottolineata la presenza di molti
giovani promettenti a conferma della
vivace e dinamica sperimentazione
artistica presente nella nostra regione,
tra i quali il maniaghese Fabrizio
Magris.
F.D.P.
|
|

CO.RI.CA.MA
Via Vittorio Emanuele 1
MANIAGO
(PN)
18 dicembre
2005 - 8 gennaio 2006
  
Fabrizio Magris
Geometrie |

GALLERIA DEL
GIRASOLE
riva Castello 1/A
Udine
19 ottobre – 4
novembre 2005
Mercoledì 19 ottobre 2005,
alla GALLERIA DEL GIRASOLE di Udine,
sarà inaugurata la MOSTRA FOTOGRAFICA - "Geometrie" - di
Fabrizio Magris, patrocinata dalla PROVINCIA e dall'UNESCO di
Udine.
All'interno del catalogo è riportato un aforisma di Platone che
spiega il perchè del titolo: "La geometria è conoscenza di ciò
che perennemente è".
La presentazione è curata dalla prof.ssa Giovanna DE PIERO.
FOTOGRAFIA E MUSICA è l'abbinamento che contraddistingue questa
mostra. La rassegna fotografica è accompagnata da musiche di
J.S.BACH che non sono un comune sottofondo musicale o "musique
d'ameublement", ma un tentativo di "sintonizzare" suoni ed
immagini.
La "razionalità metafisica" della musica di Bach, la sua
geometrica ripetitività contemplativa che da un centro si
espande concentricamente sino alla circonferenza più esterna per
poi tornare al centro, è un evidente richiamo al divenire.
Pensare che Bach possa facilitare la comprensione di un percorso
creativo fotografico è indubbiamente una scelta audace, ma non
arrogante o velleitaria: la germinazione ritmica bachiana può
essere riletta - in rapporti molto distanti - nella reiterazione
del soggetto fotografico di Magris.
Galleria del
Girasole
Il 7 aprile 1956 su un
quotidiano locale, il poeta Dino Menichini scrisse:
"Anche Udine, sull'esempio delle
maggiori città italiane, ha una sua Galleria permanente d'arte,
"Il Girasole", che ha trovato sede in due linde e graziose
salette al n.3 di Via Stabernao. In quelle piccole ed
accoglienti stanzette, d'ora innanzi, il pubblico sarà invitato
a prendere contatto con le opere delle maggiori personalità del
mondo artistico italiano del nostro tempo: e ai nomi "grossi"
della nostra civiltà contemporanea nel campo delle arti
figurative si affiancherà un esiguo e selezionatissimo gruppo di
friulani. Iniziativa questa quanto mai lodevole e che non può
che suscitare soddisfazione e consensi. Il merito di averla
ideata va al pittore Enrico De Cillia, il quale ha affidato la
direzione del Girasole al giovane figlio Giorgio anch'egli
pittore con più di un successo e con molte doti all'attivo".
E' questo, giornalisticamente parlando, l'atto di nascita della
Galleria del Girasole, che dopo qualche mese si trasferì sulla
riva del Castello, dove riaprì i battenti nel febbraio 1957 con
una mostra di Marcello Mascherini. Giorgio De Cillia gestì il
Girasole fino al 1997. Da allora, la Galleria, non più
commerciale, è gestita da Enzo Bernava, corniciaio di
professione, amico di Giorgio de Cillia ed esperto d'arte
contemporanea.
Nella gloriosa saletta di Riva
Castello furono esposte opere di Afro, Dino, Mirko, Pittino,
Modotto, Filipponi, Grassi, Mitri, Mazzola, Dora Bassi, Nando
Toso, Altieri, Doliach, Mascherini, Zigaina e molti altri bei
nomi della pittura regionale; fra gli italiani e i transalpini
ricorderemo Guttuso, Sassu, Guidi, Pignon, Chagall, Alechinskiy,
Appel, Bueno, Christo, De Chirico, Carrà, De Pisis, Bay, Balla,
Gentilini, Fontana, Cascella, Manzù, Maccari, Mafai, Marini,
Campigli...
|
2° Portfolio
Trieste
Il 21 settembre 2003
presso la sala matrimoni del comune di Trieste si è svolto il 2° Portfolio
Trieste. La giuria composta da Fabio Amodeo, Guido Cecere e Giancarlo
Torresani si è trovata in difficoltà nell'assegnare i soli tre premi
messi a disposizione a causa dell' elevato livello qualitativo dei lavori
presentati. Ha così aggiunto tre segnalazioni a Claudio Andreini di
Venezia, a Fulvia Fornasaro di Trieste e a Scilla Sora sempre di Trieste.
Il terzo premio è stato assegnato invece a Ornella Fracou di Padova per
il lavoro Place Vendome, il secondo premio a Fabrizio Magris di
Pordenone con il lavoro Istantanee, mentre il primo premio a
Giuseppe Ialuna con Atmosfere di caffè.
Fotografie di paesaggio.
Paesaggio urbano,o meglio, umano.
dal 22 al 28 Settembre 2003
Galleria Giovenzana
Largo Augusto
Milano
a cura
di
Lanfranco Colombo
8ª
Internazionale di
Fotografia

L’Internazionale di Fotografia di
Solighetto giunge all’ottava edizione.
Essa è programmata dal
10 al 25 maggio 2003, e si svolge presso il Centro di Cultura
F.
Fabbri, tra le sale di una bellissima villa veneta settecentesca
(Villa Brandolini) e il verde del relativo antico parco, a
Solighetto (Treviso). La manifestazione è ormai una delle più
accreditate manifestazioni tra quelle che sistematicamente si
svolgono in Italia.
-
MOSTRE
(esposte durante tutta la durata della rassegna)
- Ken Damy e Serena Gallini
"Tra pittura e fotografia"
- Gianfranco Moroldo
(fotoreporter) "30 anni di reportage internazionale per
l'Europeo"
- Gabriele Rigon "Opaque"
- Patrizia Savarese
"Acquatica"
- Anna Zambon "My Home"
-
Pietro di Giambattista
"Nomadi"
-
Fabrizio Magris "Fotografie di paesaggio. Paesaggio urbano, o meglio, umano."
-
Anna Fici "Facce di Ballarò"
-
Massimo De Gennaro "I sogni del
mare"
-
Eudechio Feleppa "Re sic
stante"
-
Andrea Razzoli "Frammenti"
|
 |
Fotografia
e
Poesia |
Collettiva
Fabrizio Magris partecipa con poesie di Novella
Cantarutti
14 dicembre 2002 - 6 gennaio 2003
EX FILANDA - MANIAGO
ORARIO DI APERTURA
Giovedi e venerdi 20.30 / 22.30
sabato e domenica 9.30 / 12.30 - 15.30 / 19.00
BITONTO
Chiesa di San Francesco alla Scarpa –Centro Storico
29
novembre 2002 -
29 dicembre 2002 apertura ore 16.00/19.00
Inaugurazione:
29 novembre 2002
ore 17
Gianni Berengo Gardin
“Bitonto”
Reportage su scorci di campagna, edifici e abitanti del centro storico
bitontino.
Anna Fici “Facce di Ballarò”
Pietro di Giambattista “Nomadi”
Reportage sulle comunità rom romane “sospese tra degrado e speranzosa
malinconia nei volti dei bambini”.
Fabrizio Magris “Paesaggio urbano, o meglio, umano”
Emanuele Prandi “Ritratti”
Reportage sul set dell’Accademia d’arti visuali calata nel contesto
bitontino
Angelo Torretta “Cronache della finzione”
Reportage di efficaci immagini “fuori scena”.
Fotografie
di Paesaggio.
Paesaggio
urbano, o meglio,umano.
Dal 7 luglio al 18
agosto 2002
al Toscana Foto Festival
di Massa Marittima
Aperte sino al
18 agosto, le mostre del Toscana Foto Festival rappresentano una grande
occasione per incontrare da vicino la grande fotografia.
Una
manifestazione dedicata alla fotografia di rilevanza internazionale che
coinvolge i più grandi fotografi del mondo. Workshops, seminari, mostre,
multivisioni.
2° premio al
7° internazionale
di fotografia
Solighetto (TV).
Domenica 19 Maggio 2002
Oggi,
domenica 19 maggio 2002, la Commissione
di esperti del Portfolio in
Villa, composta da Lanfranco Colombo, Denis Curti, Michele Ghigo,
Daniele Ghisla, Silvio Giarda, Sergio Magni, Fausto Raschiatore
(coordinatore) e Radu Stern, riunitasi dalle ore 16,45 alle ore 18,00 nei
locali del Centro di Cultura F. Fabbri (ex Villa Brandolini) di Solighetto,
riesaminati i portfolio segnalati fra quelli presentati alla quinta
edizione del Portfolio in Villa,
dopo franca ed articolata discussione, ha deliberato di assegnare il 1°
premio a Pietro Di Giambattista (Roma), il 2° a Fabrizio Magris (Maniago/Pordenone)
ed il 3° ad Anna Fici (Palermo).
Fotografie
di paesaggio. Paesaggio urbano, o meglio, umano.
“Un lavoro elegante e raffinato di paziente e
puntigliosa ricerca formale caratterizzata da notevole coerenza ed
equilibrio tonale”
Vincitori
"Internazionale di Fotografia"
di Solighetto(TV)
1° classificato:
Pietro Di Giambattista - "Nomadi" “Come spesso accade, lo spunto
per cercare strade nuove nasce dall'insoddisfazione per i risultati di quelle già
percorse. (…). Subivo da tempo il fascino del mondo nomade, fascino che per
certi versi sarebbe stato poi ridimensionato dal contatto diretto con una realtà
sociale difficile, assai lontana dall'immagine un po' oleografica di libertà e
fantasia che associavo a questo popolo senza terra. (…) Ero certo solo della
mia esigenza di penetrare sino in fondo la realtà nomade per arrivare a sentire
come essi sentivano (…) Ma come raccontare tutto ciò con delle immagini?
(…) La risposta è in noi stessi, nella nostra capacità di guardare il mondo
non con distacco intellettuale ma con gli occhi del cuore”. (Pietro Di
Giambattista, sintesi)
2° classificato:
Fabrizio Magris - "Fotografie di paesaggio".
Paesaggio urbano, o meglio, umano. Particolari di case, muri e strade sono dei
“quadri” che forse non notiamo nel nostro distratto muoverci quotidiano. I
muri scrostati dal tempo o modificati dall’uomo, diventano delle immagini in
continuo mutamento. Le strane figure di sembianze umane appaiono silenziose,
incerte. Queste fotografie nascono dalle suddette considerazioni, ma sono anche
il frutto del caso o dello stato d’animo di un momento “creativo”: non
documentano luoghi, ma segnano il mio passaggio.
(Fabrizio Magris, sintesi)
3° classificato:
Anna Fici - "Facce di Ballarò"
“Questi ritratti nascono da una indagine che si colloca in un contesto di
studio che la sociologia definisce “osservazione partecipante”,
all’interno del quartiere-mercato di Ballarò di Palermo. (…) Ballarò, da
"balahah", ovverosia confusione, il più autenticamente popolare.
Vista da Ballarò, Palermo - una metropoli a tutti gli effetti - appare ancora
poco più che una casbah. (…) Ho cercato di rendere con la fotografia i solchi
che la vita a scavato sulle facce di queste persone, senza particolare enfasi;
solchi che parlano di miseria, ma anche di passione vitale. Una passione che fa
accettare agli abitanti di Ballarò, pur di mantenersi onesti - magari abusivi
ma onesti - cose che pochi uomini del progredito Occidente, nel 2002,
accetterebbero”.
(Anna Fici, sintesi)
Messaggero Veneto venerdi 17 novembre 2000
Fabrizio Magris espone i suoi
"paesaggi umani"
alla Torre di Spilimbergo
Le suggestioni
dell' io narrante
Restano
ancora pochi giorni, agli appassionati di fotografia e a chi ama, in
genere, le cose belle, per visitare la mostra allestita dal fotografo
Fabrizio Magris alla Torre, l'enoteca spilimberghese che da anni svolge
una meritevole opera di promozione delle arti figurative e della musica.
Magris è un giovane fotografo maniaghese che ama ritrarre angoli del
piccolo mondo di casa nostra. "Queste fotografie - afferma l'autore
- nascono da una serie di considerazioni sulla realtà delle cose, ma
sono anche il frutto del caso o dello stato d'animo di un momento
creativo: non documentano luoghi, ma segnano il mio passaggio". In
effetti, le suggestioni provate dal fotografo sono proposte, fedelmente,
all'osservatore in questa rassegna di "paesaggi urbani, o meglio,
umani", come Magris ha voluto definire l'esposizione spilimberghese:
affreschi e icone votive, testimonianze di religiosità popolare, i muri
delle case, l'osteria come punto d'incontro, di vita, di tradizioni
culturali. Questo e altro si può trovare nei lavori di Magris, che
assomigliano più a quadri che a fredde documentazioni dell'obbiettivo
fotografico.
(Fabrizio Ferrari)
|