Fabrizio Magris

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primi lavori

 

Momenti  di  vita  e  di  storia  nello  spilimberghese: 

Affreschi, ancone votive
testimonianze di devozione e religiosita' popolare.

 

 

 

 ...Sola sarai, calce sfinita e segno,

sola sarai, fin che duri il letargo

o s'ecciti la vita...

da "Colloquio" di A. Zanzotto

 

Le pitture murali esistenti nello spilimberghese sono, nella maggior parte dei casi, degli affreschi la cui datazione piu' remota puo' farsi risalire al XVI secolo (1) per arrivare,  sporadicamente, ai giorni nostri.


Barbeano

Sono opere di autori ignoti, vagabondi pittori naif, che dipingevano su commissione dei proprietari delle case, probabilmente in cambio di vitto e alloggio  soltanto. L'immagine riprodotta piu' frequentemente e' quella della Madonna col bambino simbolo di protezione della casa, di devozione o di grazia ricevuta; abbastanza presenti le immagini dei santi e, piu' raramente, quella del crocefisso.


 

 

 

 

 

San Giorgio della Richinvelda


 

 

 

 

 

 


Lestans

 

Questi affreschi sono l'espressione di una schietta religiosita' popolare e di una ingenua manifestazione d'arte: sono il frutto della spontaneita' del committente e del pittore.

 

 


Toppo

Le guerre, i terremoti, e l'incuria dell'uomo hanno distrutto molte di queste opere. Gli anni del benessere economico hanno fatto credere che il vetusto fosse da dimenticare - se non da cancellare come una vergogna - e da sostituire col nuovo per quanto banale potesse essere. Il terremoto ha danneggiato molte case che sono state demolite anziche' ristrutturate e sono spariti con esse tanti affreschi interessanti: gli antiquari piu' spregiudicati se ne sono appropriati, trafugandoli.

 

I proprietari della casa di Meduno riprodotta nella foto a destra hanno imposto la loro volonta' di non demolire l'arco d'ingresso e, con esso, l'affresco sovrastante che e' dedicato a Giobatta Pastor, loro antenato.


Meduno


Aurava
 

La sovrintendenza ai beni culturali ha salvato, insieme agli edifici, piu' di qualche "icona".     

La presenza di lumi e di fiori posti sulle ancone, dimostra quanto sia viva tuttora la devozione dello spilimberghese per queste immagini.


Sequals

 

 

(1) Quaderni del centro regionale di catalogazione dei beni culturali - Spilimbergo - Udine 1994